sabato 17 marzo 2012

Macaron ovvero non ci si improvvisa Chef pâtissier

Incantata dai macaron di Pierre Hermé, ricevuti in dono durante la settimana, e armata di un termometro da cucina, utile oggetto vinto nella contesa divisione dei beni di via Carpaccio, mi accingo a sperimentare la famosa ricetta parigina dei bon bon colorati... Ecco tutto quello che (non) si deve fare!



Lavorare a neve 3 albumi (a temperatura ambiente come insegna la nonna, senza dirti il perché)
Sciogliere 200 gr di zucchero semolato con 50 ml di acqua fino a 110-120° (sarà che la pasticceria è una scienza esatta?!?) e aggiungerli agli albumi
Mixare 200 gr di farina di mandorle (non si capisce perché al supermercato questo ingrediente non stia con le altre farine...) con 200 gr di zucchero a velo e altri due albumi


















Unire il tutto dopo aver aggiunto del colorante alimentare liquido
Munirsi di saccapoche (per usarla temo sia necessario un corso di alta cucina) e creare dei dischetti sulla carta forno
Infornare per 10 minuti a 160° con forno ventilato





Temo di aver sbagliato qualche cosa perchè i presunti macaron si sono affrosciati dopo averli sfornati...
Tuttavia il vero segreto dei macaron (sempre che le meringhe vi riescano...) è il ripieno! ma questa è un'altra ricetta ;)

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