Al compimento del mio settimo anno di età chiesi in dono una forma di gorgonzola. Ventidue anni dopo scoprii tristemente che il formaggio (specialmente quello di latte vaccino) era diventato un alimento altamente tossico per il mio corpo. E dire che avevo anche sperimentato i procedimenti caseari in casa... è semplice, basta procurarsi caglio animale e latte crudo! Ora il termomentro da alimenti lo uso solo per gli arrosti...
Però io amo il formaggio, di qualsiasi forma o consistenza. Li assaggio tutti. Non resto insensibile neppure di fronte al pecorino sardo con i vermi!
E allora poco a poco questo catalogo (non mio) potrà essere aggiornato e compilato con più costanza...
http://trappolepertopi.wordpress.com/
Istruzioni per cosmonauti del XXI secolo alla ricerca di verde e culture alimentari stravaganti
giovedì 27 ottobre 2011
martedì 25 ottobre 2011
Le cime dell'orto
E l'autunno ha portato nell'orto anche le cime di rapa.
Il contadino dell'orto accanto (un autentico pugliese-meneghino) mi ha insegnato a scegliere le cime più tenere, a tagliarle con il coltello per farne crescere altre. Un altro passo verso l'autosufficienza alimentare e senza pesticidi. Rimane solo da capire come acquistare semi non brevettati...
E una volta a casa, come non cucinare un succulento piatto di spaghetti?!?
Olio, aglio e acciughe per soffriggere le verzure sbollentate insieme alla pasta che cuoce. 10 minuti in tutto per un piatto da re del mio orto!
Il contadino dell'orto accanto (un autentico pugliese-meneghino) mi ha insegnato a scegliere le cime più tenere, a tagliarle con il coltello per farne crescere altre. Un altro passo verso l'autosufficienza alimentare e senza pesticidi. Rimane solo da capire come acquistare semi non brevettati...
E una volta a casa, come non cucinare un succulento piatto di spaghetti?!?
Olio, aglio e acciughe per soffriggere le verzure sbollentate insieme alla pasta che cuoce. 10 minuti in tutto per un piatto da re del mio orto!
domenica 23 ottobre 2011
Ti regalo una cena...
Festeggiare il proprio compleanno con gli amici più cari non ha prezzo.
E per i più fortunati, scampati all'influenza, una piccola sorpresa... che pare abbia lasciato tutti di buon umore. A ciascuno ho donato una ricetta e un invito a cena!
Un modo carino per ringraziare gli amici dell'infinito affetto che ogni giorno mi donano. Un modo alternativo per prolungare i festeggiamenti e il vivere conviviale anche in città.
Perchè proprio tutto il mondo è un orto...
E per i più fortunati, scampati all'influenza, una piccola sorpresa... che pare abbia lasciato tutti di buon umore. A ciascuno ho donato una ricetta e un invito a cena!
Un modo carino per ringraziare gli amici dell'infinito affetto che ogni giorno mi donano. Un modo alternativo per prolungare i festeggiamenti e il vivere conviviale anche in città.
Perchè proprio tutto il mondo è un orto...
lunedì 17 ottobre 2011
zuccone ai fornelli...
Anche quest'anno, direttamente dalla Valsesia, la zucca di compleanno e una cuoca d'eccezione ai fornelli! Distolta dalle sudate carte berensoniane, la mia amica boccoluta mi ha insegnato a fare gli gnocchi di zucca. Mi pare giusto condividere con chi ha voglia di passare un pomeriggio ciacolando e con il grembiule ben allacciato dietro la schiena.
Occorrente per gli gnocchi...
una grossa zucca delica (quelle con la buccia verde, scura e bitorzoluta)
farina, qualche cucchiaio
noce moscata q.b.
sale q.b.
...e per condire?
aglio
burro
olio
salvia
formaggio (taleggio o gorgonzola)
Munitevi di un tagliare e di un coltellaccio per fare a tocchi la zucca. Se non riuscite a domare la sua buccia, chiamate in soccorso un fidanzato muscoloso. Altrimenti scalpello e martello... Quindi mettete in forno i pezzi (senza togliere la buccia) posti su una placca metallica e della carta forno. Nel ripiano inferiore del forno, ponete anche un recipiente con tre dita d'acqua, servirà per mantenere l'umidità della zucca. 20-30 minuti a 200° dovrebbero bastare. La zucca deve solamente diventare morbida.
Tolta la zucca dal forno, dividetela dalla buccia e passate la polpa arancione nel passapatate oppure schiacciatela con una forchetta. Incorporate il sale e la noce moscata (gustibus non disputandum est, dunque regolatevi sempre assaggiando per questi ingredienti). Quindi la farina, che serve per addensare. Anche in questo caso non ci sono dosi esatte. Il gioco sta nel trovare la giusta consistenza affinché lo gnocco non si spappoli...
Nel frattempo avrete messo a bollire una pentola d'acqua: salatela come per la pasta. E con l'aiuto di due cucchiai fate cadere il composto a piccoli tocchi nell'acqua bollente. Appena salgono a galla, prendete gli gnocchi con una schiumarola (quell'attrezzo con la retina o i buchi che serve anche per raccogliere la frittura), scolandoli bene e metteteli in una pirofila.
Terminata questa operazione (sempre chiacchierando e magari sorseggiando un buon bicchiere di vino per preparare lo stomaco alla cena), condite con il burro fuso che nel frattempo avrete fatto andare a fiamma bassa insieme a un po' d'olio e alla salvia.
Se questa golosità non vi soddisfa potete aggiungere al burro fuso anche del formaggio. Il taleggio e il gorgonzola si sciolgono molto facilmente e con l'aggiunta di un goccio di vino bianco fanno una crema da veri gourmet. Altrimenti la pancetta saltata, sempre nel burro e salvia, si sposa divinamente con il dolce della zucca.
Bene. La pancia è quasi capanna. Mettete in forno gli gnocchi per almeno 20 minuti a 180°. Saranno pronti quando avranno fatto la crosticina.
Un'ottima cena di compleanno in anticipo. Grazie Erica!
Occorrente per gli gnocchi...
una grossa zucca delica (quelle con la buccia verde, scura e bitorzoluta)
farina, qualche cucchiaio
noce moscata q.b.
sale q.b.
...e per condire?
aglio
burro
olio
salvia
formaggio (taleggio o gorgonzola)
Munitevi di un tagliare e di un coltellaccio per fare a tocchi la zucca. Se non riuscite a domare la sua buccia, chiamate in soccorso un fidanzato muscoloso. Altrimenti scalpello e martello... Quindi mettete in forno i pezzi (senza togliere la buccia) posti su una placca metallica e della carta forno. Nel ripiano inferiore del forno, ponete anche un recipiente con tre dita d'acqua, servirà per mantenere l'umidità della zucca. 20-30 minuti a 200° dovrebbero bastare. La zucca deve solamente diventare morbida.
Tolta la zucca dal forno, dividetela dalla buccia e passate la polpa arancione nel passapatate oppure schiacciatela con una forchetta. Incorporate il sale e la noce moscata (gustibus non disputandum est, dunque regolatevi sempre assaggiando per questi ingredienti). Quindi la farina, che serve per addensare. Anche in questo caso non ci sono dosi esatte. Il gioco sta nel trovare la giusta consistenza affinché lo gnocco non si spappoli...
Nel frattempo avrete messo a bollire una pentola d'acqua: salatela come per la pasta. E con l'aiuto di due cucchiai fate cadere il composto a piccoli tocchi nell'acqua bollente. Appena salgono a galla, prendete gli gnocchi con una schiumarola (quell'attrezzo con la retina o i buchi che serve anche per raccogliere la frittura), scolandoli bene e metteteli in una pirofila.
Terminata questa operazione (sempre chiacchierando e magari sorseggiando un buon bicchiere di vino per preparare lo stomaco alla cena), condite con il burro fuso che nel frattempo avrete fatto andare a fiamma bassa insieme a un po' d'olio e alla salvia.
Se questa golosità non vi soddisfa potete aggiungere al burro fuso anche del formaggio. Il taleggio e il gorgonzola si sciolgono molto facilmente e con l'aggiunta di un goccio di vino bianco fanno una crema da veri gourmet. Altrimenti la pancetta saltata, sempre nel burro e salvia, si sposa divinamente con il dolce della zucca.
Bene. La pancia è quasi capanna. Mettete in forno gli gnocchi per almeno 20 minuti a 180°. Saranno pronti quando avranno fatto la crosticina.
Un'ottima cena di compleanno in anticipo. Grazie Erica!
lunedì 10 ottobre 2011
Parola d'ordine, cavolfiori!
Amici e lettori sconosciuti, chissà se i cavolfiori sul mio balcone resisteranno fino al 4 novembre? Sicuramente saremo ancora in tempo per piantare dei bulbi e qualsiasi altra pianta invernale vi venga in mente. Siamo in tanti, dunque potremmo lavorare su più aree oppure convergere tutti su Precotto. Abbiamo qualche settimana per valutare. E nel frattempo... allenatevi!
domenica 9 ottobre 2011
Tulipando a Precotto
Per il nostro debutto come giardinieri urbani combattenti non avremmo potuto scegliere una giornata più bella. Talmente tersa da riuscire a vedere sia le montagne che piazzale Loreto spostando lo sguardo di 180°.
Eravamo in pochi ma l'orto-giardino di Precotto, creato da Papaveri rossi settimana scorsa, ha accolto i nostri bulbi con grande piacere. E non mancheremo di tornare a visitare questo scorcio di Milano assolutamente inaspettato!
Vi segnalo l'iniziativa, sperando che il consiglio di zona la appoggi e da qui possano nascerne tante altre sparse per la città. Un modo alternativo per fare cultura e rendere tutti più consapevoli dei propri spazi, dei propri diritti, delle proprie capacità di intervento nella città.
In FestaMi non si ferma qui...
Eravamo in pochi ma l'orto-giardino di Precotto, creato da Papaveri rossi settimana scorsa, ha accolto i nostri bulbi con grande piacere. E non mancheremo di tornare a visitare questo scorcio di Milano assolutamente inaspettato!
Vi segnalo l'iniziativa, sperando che il consiglio di zona la appoggi e da qui possano nascerne tante altre sparse per la città. Un modo alternativo per fare cultura e rendere tutti più consapevoli dei propri spazi, dei propri diritti, delle proprie capacità di intervento nella città.
In FestaMi non si ferma qui...
giovedì 6 ottobre 2011
Non mangio cavolfiori...
Non mangio cavolfiori, non mi sono mai piaciuti (a parte saltati in padella con l'aglio e l'acciuga, con la pasta). Però li faccio crescere sul balcone, aspettando che sia il momento di trapiantarli in qualche angolo della città scovato di notte.
Potete alloggiarli in una cassetta del mercato, ben foderata per chiudere i buchi tra un'asse e l'altra. Con sufficiente terra che li sostenga. Non hanno bisogno di molta cura, un po' d'acqua la sera può bastare. State attenti però quando iniziate a vedere qualche foglia smangiucchiata, potrebbero essere in agguato insetti simili a scarabei (si chiamano altiche). Perché temo che al quarto piano non girino molte lumache... Al massimo un passerotto che la mattina fa capolino sul balcone per assaggiare qualche tenera foglia.
Chissà che cavolfiori saranno: bianchi o verdi?
Quelli verdi sono bellissimi. Forse Escher aveva studiato la loro forma...
Potete alloggiarli in una cassetta del mercato, ben foderata per chiudere i buchi tra un'asse e l'altra. Con sufficiente terra che li sostenga. Non hanno bisogno di molta cura, un po' d'acqua la sera può bastare. State attenti però quando iniziate a vedere qualche foglia smangiucchiata, potrebbero essere in agguato insetti simili a scarabei (si chiamano altiche). Perché temo che al quarto piano non girino molte lumache... Al massimo un passerotto che la mattina fa capolino sul balcone per assaggiare qualche tenera foglia.
Chissà che cavolfiori saranno: bianchi o verdi?
Quelli verdi sono bellissimi. Forse Escher aveva studiato la loro forma...
domenica 2 ottobre 2011
Uova, olio e limone = Maionese
La Bourgignonne è un momento di sfida per tutti i (quasi)cuochi del weekend. Tra le molte salse da presentare sul tavolo, la maionese non può certo mancare. Quale migliore occasione per sfidare una delle emulsioni più imprevedibili del ricettario?!?
Effettivamente non è semplice da fare, ma neanche impossibile. Quindi, armata di santa pazienza e scarsi muscoli ho preso il coraggio e due mani e per almeno mezz'ora ho sfidato l'impazzimento delle uova, trionfando! Certo, non pensate di poterla fare senza l'aiuto dello sbattitore elettrico...
Allora, gli ingredienti sono banali: due tuorli d'uovo, qualche goccia di limone per iniziare, olio (io ho usato quello extravergine, ma sarebbe meglio il semplice olio d'oliva. Per farla più leggera anche l'olio di semi), un pizzico di sale. Tutto a temperatura ambiente.
Con una forchetta o una frusta iniziate a sbattere i tuorli, il succo di limone e una presa di sale. Poi a filo aggiungete l'olio. A filo vuol dire lentamente. Sfido chiunque a riuscire a sbattere le uova, tenere la terrina e aggiungere costantemente l'olio nello stesso istante! A questo punto girate energicamente e sempre nello stesso senso, fino a quando il polso non vi cederà e deciderete di passare alle fruste elettriche. Dopo poco, come per miracolo, l'emulsione si addenserà e voilà: la maionese è pronta. Se si addensa troppo aggiungete dell'altro limone.
Potete servirla così oppure aggiungerci una goccia di aceto bianco, oppure dell'aglio, oppure della senape, dello yogurt, del ketchup, dei cetrioli,..... E' una base perfetta per tutte le salse!
Confesso: la migliore salsa da Bourgignonne rimane quella omonima della Maille.
Effettivamente non è semplice da fare, ma neanche impossibile. Quindi, armata di santa pazienza e scarsi muscoli ho preso il coraggio e due mani e per almeno mezz'ora ho sfidato l'impazzimento delle uova, trionfando! Certo, non pensate di poterla fare senza l'aiuto dello sbattitore elettrico...
Allora, gli ingredienti sono banali: due tuorli d'uovo, qualche goccia di limone per iniziare, olio (io ho usato quello extravergine, ma sarebbe meglio il semplice olio d'oliva. Per farla più leggera anche l'olio di semi), un pizzico di sale. Tutto a temperatura ambiente.
Con una forchetta o una frusta iniziate a sbattere i tuorli, il succo di limone e una presa di sale. Poi a filo aggiungete l'olio. A filo vuol dire lentamente. Sfido chiunque a riuscire a sbattere le uova, tenere la terrina e aggiungere costantemente l'olio nello stesso istante! A questo punto girate energicamente e sempre nello stesso senso, fino a quando il polso non vi cederà e deciderete di passare alle fruste elettriche. Dopo poco, come per miracolo, l'emulsione si addenserà e voilà: la maionese è pronta. Se si addensa troppo aggiungete dell'altro limone.
Potete servirla così oppure aggiungerci una goccia di aceto bianco, oppure dell'aglio, oppure della senape, dello yogurt, del ketchup, dei cetrioli,..... E' una base perfetta per tutte le salse!
Confesso: la migliore salsa da Bourgignonne rimane quella omonima della Maille.
Iscriviti a:
Post (Atom)