Da qualche giorno sul mio tavolo da pranzo è comparso un intruso... la macchina da cucire!
Una fiammante Borletti elettrica degli anni Sessanta, dono della nonna che preferiva utilizzare la vecchia Singer di sua nonna, a pedale. Suoni, meccaniche e colori dell'infanzia. A ciascuno la propria, nel proprio tempo.
Sarà stata l'influenza, sarà stato un improvviso impulso creativo ma anzicché fare la spesa e cucinare queste serate sono dedicate a un esperimento lontano dai fornelli! Ogni tanto bisogna variare pur senza dimenticare che anche con ago&filo si può essere creativi improvvisando.
E da oggi sfoggio un'elegante sciarpa-tubo-cappuccio doubleface. Rifinita con bottoni vintage (sempre della nonna) per ovviare alle cuciture a zig zag (volutamente gialle, come colore di contrasto che evidenzi il "fatto a mano").
Scusate la divagazione ma... la dieta del malato fa venire veramente poca voglia di intingoli e leccornie!
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